Alberto Fortunato
Mi presento Sono Fortunato Bartolomeo ma per tutti Alberto, Vengo da una piccola cittadina che per morfologia del territorio e grazia a Dio ci dà la possibilità di coltivare ortaggi già da i nostri Nonni ed ancora oggi la mia Famiglia cura gli orti per farmi selezionare il meglio per le mie attività di ristorazione. Sono a capo di un team di persone che mi seguono con tanta passione, per portare al tavolo pietanze sempre con qualche ingrediente in più: “la passione”. Sapevo che era ed è una strada lunga così già dall’età di 14 anni entro in cucina, inizia questo percorso proprio in una pizzeria di Pompei, proprio li dove oggi sono al Capo di due attività ristorative: La bettola del gusto Ristorant&Braceria che in appena 10 anni di attività ci ha dato la possibilità di essere presenti nelle guide più prestigiose della compagine enogastronomica, (dalla guida Michelin, la guida dell’espresso, Touring club Italia).Con l’ausilio di una carta dei vini con oltre 800 etichette di vini locali, Italiani e esteri, il quale mi permette di giocare con le mie pietanze abbinandoli a grandi vini del nostro territorio, mi sentite ripetere sempre territorio poiché la mia chiave di lettura e proprio lì, valorizzare il territorio ed e Per Questo che Slow Food, mi invita ad essere chef dell’alleanza dei cuochi dandomi il piacere, di presidiare delle master class a Genova allo Slow Fish, presentando dei mie piatti, per poi a leguminosa che si Tiene nel cuore di Napoli, e grazie al mio credere nel territorio a fatto si che la guida alle Osterie d’Italia ci ha menzionato. Il mio percorso continua con l’esperienza in pasticceria, all’incirca 1 anno, per poi fare un esperienza in un ristorante di cerimonia, ma quell’intensa routin mi fa allontanare dalla mia passione per percorrere un esperienza come bar man per circa 2 anni, da li subito in gioco con delle avventure in prima persona con dei catering sparsi per la nostra penisola. Ogni cosa non viene al caso ed ogni esperienza è un insegnamento per crescere, tutto ciò mi porta nel 2018 ad aprire una nuova attività in un luogo magico, un vecchio scalo merci delle Ferrovie dello stato, li metto in gioco un po’ di tutto quello che negli anni ho messo in valigia, poiché è un progetto che spazia dall’ hamburgeria, pizzeria e bistrot ed anche lì porto avanti insieme al mio executive chef ed al maestro pizzaiolo la scelta della territorialità. Lo chef non è un lavoro, ma è un alchimia di arte, scienza e amore nel far emozionare i commensali ad ogni singolo boccone.