Antonio Peluso
Come sono diventato il re del baccalà? Per caso e per gioco. Vengo da esperienze completamente diverse: imprenditore edile ed ex dj amatoriale nell’hinterland casertano,con il baccalà avevo poco a che fare se non a Natale come consumatore. Nel 2015, però, ho rilevato un localino ormai chiuso nella mia Marcianise,da 50 coperti. Ho pensato: faccio il baccalà, che ce vó? Mai pensiero fu più sbagliato in vita mia, non tanto quello di diventare ristoratore, ma pensare che sia facile cucinare il baccalà. Con la mia prima “Locanda del baccalà” quella di Marcianise ha incominciato tra timori e paure di un giovane imbianchino prestato alla cucina. Una strada tutta in salita che mi ha portato a studiare,sudare,sfilettare e conoscere a fondo un prodotto dalle grandi potenzialità. Ho capito che stavo aprendo a un mercato acerbo ma in evoluzione: in poco tempo, infatti, le presenze raddoppiavano e volti noti affollavano il mio locale. Volevo però arrivare direttamente alle persone, quindi, su un TrackLander del ’76 ho portato il marchio “Locanda del Baccalà” in giro per la Campania cavalcando l’onda dello street food, proponendo negli eventi di Street Food il mio baccalà fritto, i paccheri con pomodorini e baccalà, il mantecato di baccalà. Quando le persone, entusiaste della mia materia prima utilizzata,cominciavano a richiederne anche per realizzarlo a casa ho deciso di soddisfare le loro aspettative: ho aperto la “boutique del baccalà”, proprio di fronte la locanda a Marcianise, uno spazio dedicato alla vendita diretta del prodotto proveniente dalle Isole Faroe e dall’Islanda e dello stoccafisso norvegese con una grande cucina in cui tengo corsi amatoriali per tutti gli amanti del baccalà. La mia più grande convinzione è che nella vita non bisogna mai fermarsi. Io non l’ho fatto! E poco dopo la prima ho inaugurato la seconda “Locanda del Baccalà” a Vietri. Un accogliente locale vista mare in cui le persone si sentono davvero a casa e in cui possono degustare il baccalà cucinato in tutte “le salse” in un’atmosfera semplice, di quelle che permettono ai nostri ospiti di sentirsi a casa. E se è valido per tutti il detto napoletano secondo cui “ognuno è il re nella propria casa”, esattamente in questo momento io mi sono sentito il re del baccalà. Allora mi sono chiesto:“perché non trasformare il menù delle mie locande in un ricettario?” Ed è stato realizzato il libro “50 sfumature di baccalà”per condividere, con i miei clienti, con la gente comune la mia esperienza di chef “scellato”portando nelle case 50 ricette, gourmet e non, con alla base un solo ingrediente Dal 2022 visto l’evoluzione del cosiddetto cibo da strada ho organizzato il mio primo “Baccalà Village” un vero e propria villaggio dedicato al baccalà che si ripeterà per il secondo anno dal 21 settembre a San Marco Evangelista. Ultima tappa di un tour che quest’anno ha toccato Nocera Superiore,Caivano e Baia Domizia.
