chef Giulio Terrinoni* alla festa al Negombo

Giulio Terrinoni

Nativo di Fiuggi, Giulio Terrinoni trova proprio in Roma la sua patria putativa, dove costruisce e definisce nel tempo la sua visione gastronomica e consolida una bellissima famiglia, al fianco di Flaminia (compagna nella vita e nel lavoro). È una persona concreta, dritta, con un forte senso di praticità e allo stesso tempo quel guizzo istintivo che guida il desiderio di esprimersi al meglio delle opportunità che la materia prima della giornata gli offre. È uno chef autodidatta che ha costruito la propria identità culinaria attraverso dedizione, passione, esperienza e una curiosità insaziabile. Fin da piccolo Giulio viene traghettato nel mondo della ristorazione grazie al ristorante di famiglia a Fiuggi. L'insegna che lo consacra definitivamente come chef è Acquolina, dove prende la sua prima stella Michelin. Nel 2015 apre Per Me Giulio Terrinoni, in realtà un per voi, un gioco di parole dello chef per porre l'accento sui commensali e conquistarli con la sua filosofia di cucina, dove il pesce è protagonista. Con la ferma convinzione che il cliente rimane il valore al centro del suo lavoro. La sua è una storia anomala nel settore della ristorazione. Prende la stella a soli 28 anni, quasi senza sapere che di cosa si trattasse. Unica esperienza nel suo ristorante, sperimentando da autodidatta tutte le fasi della crescita verso una identità sempre più definita. Una costruzione in continuo divenire, arricchita da una curiosità che lo spinge a girare, conoscere e provare, per poi tornare nella sua cucina e trovare sè stesso con ancora più determinazione.

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Per Me Giulio Terrinoni porta nel nome l’essenza della sua natura. Un luogo pensato e realizzato per abbracciare il cliente in ogni sua esigenza e cucire su ognuno un’esperienza memorabile. Un “per me” che non è egoriferito ma che in realtà si declina in un “per voi”, nella volontà di far stare bene le persone e offrire un momento di benessere sette giorni su sette, a pranzo e a cena. Un concept contemporaneo e inclusivo, nell’intento e nei fatti, a fuoco in un pensiero di accoglienza attuale e in una città cosmopolita come Roma. Locale che vuole ricreare un'atmosfera confortevole, intima e ospitale con un arredamento elegante e moderno, diviso in spazi contenuti dove il commensale ha la sua giusta dose di privacy. Oltre all'affascinante chef’s table, posto di fronte all'entrata come emblema dell'esperienza gastronomica che si andrà a vivere. Il locale quest’anno compie 10 anni e si presenta in splendida forma, attrattivo e contemporaneo nella concezione, nelle architetture e nella proposta. Per Me Giulio Terrinoni nasconde nel gioco del nome la volontà di Giulio e Flaminia di creare un luogo pensato a misura di cliente, definito sulle sue necessità e fondato sul desiderio di regalare benessere. Un’attenzione al commensale che nulla toglie all’identità gastronomica dello chef, ma distoglie dall’ego per celebrare il senso vero ed ancestrale dell’atto di cucinare e ospitare.
Siamo a Vicolo del Malpasso, una delle zone più caratteristiche nel centro di Roma, tra Via Giulia e Via dei Banchi Vecchi, dove arte, architettura, botteghe di artigiani e antiquari definiscono un contesto suggestivo, in cui Per Me si inserisce con naturalezza. Le vetrate ad arco, leggere e garbate, fanno intravedere un ambiente sobrio ed elegante, di grande comfort, pur nella raffinatezza delle atmosfere e la ricercatezza degli elementi di design. Accoglie una splendida cucina a vista, che accompagna per mano nel cuore del locale, nella sua essenza più vera. Il fulcro attorno a cui ruota l’intero viaggio.
Si integra in un quartiere di grande interesse da un punto di vista gastronomico , a portare avanti una cucina che rende la capitale polo di gusto per romani e stranieri, in un’offerta di qualità che mantiene il tratto autentico di una città solida nella sua storia e attenta all’oggi. È un piccolo vicolo, con i ciottoli a terra e quell’allure che solo a Roma si respira. Colore, calore e un cielo che spunta tra i tetti con una luce unica e irreplicabile. A fare ombra all’ingresso una meravigliosa vite americana, che quando fiorisce tinteggia di verde la volta d’entrata e crea un angolo seducente.
Giulio è partito dalla periferia per arrivare al centro di Roma con una sua idea di cucina e di accoglienza ben definita. Un divenire coerente con il suo percorso di crescita, fatto di lavoro e sacrificio, di impegno e curiosità mai doma, di passi guadagnati uno per uno. Per Me lo rappresenta nella maniera più completa, per il tratto culinario che definisce il locale, per il “contenitore” perfettamente equilibrato tra eleganza e autenticità, contemporaneità e memoria. Il credo in una qualità senza compromessi, dentro e fuori dal piatto, è la base della longevità e crescita del locale, con un significativo numero di dipendenti e collaboratori stabili, in un modello di attività strutturato, sano, virtuoso, economicamente sostenibile ed esempio positivo per le nuove generazioni che si affacciano al mondo della ristorazione.
È un contesto in cui si materializza la peculiarità del territorio, in tutte le sue sfaccettature. Incarna Roma, nelle suggestioni di Via Giulia e di una “romanità” che tratteggia in modo unico l’allure del locale. Incarna la campagna, che vive in Giulio per via delle sue origini, di quella memoria che lo lega alla terra e che ritorna nei rimandi e nelle evoluzioni dei suoi piatti. Incarna il mare, che è diventato nel tempo il focus della cucina di Giulio, attraverso il pesce che ne rappresenta la ricchezza più grande. Un piccolo luogo che porta con sé un universo gigantesco, di valori, di memoria e futuro, di vita vera e accoglienza sincera. Oltre che di gusto.

Vicolo del Malpasso 9 Roma

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