Giuseppe Auricchio Paolo Nappa
Giuseppe Auricchio, 37 anni Executive Chef. Classe 86, vengo da Terzigno, paese alle falde del Vesuvio. Macellai da generazione, la passione della cucina mi è stata tramandata da mia nonna Teresa, nella cui casa passavo interi pomeriggi e che, insieme al resto della mia famiglia, rappresentava il focolare, nonché primo banco di prova delle mie capacità. È lì con loro che è nato in me il desiderio di emozionare tramite il cibo, grazie ad una cucina apparentemente povera, ma di territorio e di sapore vero. Tanto che già a 13 anni sono entrato in una cucina professionale, così cominciando il mio percorso con la ristorazione. Ciò mi ha consentito di dare fin da subito un inquadramento ed un approccio pratico alla cucina ed alla gestione di tutto quello che vi ruota intorno; parallelamente, grazie all’ottima formazione anche teorica presso l’ IPSSAR De’ Medici di Ottaviano ancor di più ho imparato l’importanza della materie prime e come valorizzarle. Questa embrionale alternanza scuola-lavoro è continuata fino al diploma, anche attraverso diversi stage. Finalmente, nel 2005 inizia la mia carriera “in solitaria”, sempre alla ricerca di prodotti tipici e nuove tecniche. Il percorso è proseguito tra Italia ed estero, spaziando tra alberghi e ristoranti, stellati e non. Di importanza cruciale è stata senz’altro la mia partecipazione, nel Team Campania capitanato dallo Chef Spina, a diverse gare gastronomiche, sia nazionali che internazionali. Una menzione particolare, inoltre, va allo Chef Aversa del Buco di Sorrento, grazie al quale si è consolidata in me la certezza di voler dare un’impronta gourmet alla cucina tradizionale, che resta caposaldo del mio ideale di ristorazione. Infine, l’arrivo presso il Gruppo Le Due Torri mi ha consentito di ampliare le mie conoscenze anche al di là della mera gestione della cucina, grazie al supporto in primis del patron Salvio Passariello, un vero e proprio compagno di viaggio e maestro di vita piu’ che un dirigente della società, e di tutte le figure professionali che mi accompagnano, grazie a loro sono così riuscito ad essere, oggi, direttore di produzione ed Executive Chef dell’intero Gruppo. Un’enorme soddisfazione per un bambino che ha iniziato impanando cotolette nella cucina della nonna! E, riflettendoci, è ancora così che mi sento: felice e desideroso di imparare. Ogni giorno, quando entro in cucina, mi rallegro per le nuove idee, i miglioramenti dei ragazzi del mio Team, le nuove sfide che mi si aprono davanti. Tutto sempre tenendo a mente, parafrasando il Maestro Marchesi, che la cucina è scienza, spetta a me trasformarla in arte!
Nasco a Napoli, cresco in una famiglia di ristoratori, che mi trasmettono l'amore e la passione per questo lavoro.
A sedici anni, mentre frequento l'istituto alberghiero, inizia la mia esperienze tra le cucine.
La mia ambizione però mi spinge a trovare nuove sfide all'estero, arrivo in Svizzera nel (nome struttura) nella brigada dello Chef (nome chef), come Chef de Partie dei secondi piatti.
Rimango folgorato dalla forma mentis e dalla disciplina che trovo all'interno della squadra, cambiando il mio mindset, sia sul piano lavorativo ma anche personale.
Torno nella mia Napoli, con un nuovo bagaglio di esperienze e nuove consapevolezze, una tra queste è l'amore e la devozione che sento per mio lavoro e la voglia di realizzarmi nella mia città. Insieme a Salvio e Marco Passariello vediamo la nascita del terzo ristorante del format "Chiancheria Gourmet Napoli". Con la voglia di realizzare obiettivi importanti. Questo è ciò che mi auguro, sia a me che alla mia squadra, formata da giovani ragazzi ambiziosi e tenaci tanto quanto me, dove ogni giorno ci impegniamo nel raccontare la nostra storia attraverso i piatti che realizziamo, puntando a regalare experience enogastronomiche a chi ci sceglie.