Michelangelo Iacono
Nasco a Ischia in una caldissima giornata di luglio (27/07/1987) da mamma Anna Maria e papà Matteo.
Intrapresa subito la strada di un Istituto professionale, scelgo l’indirizzo Portineria dell’Alberghiero, con il sogno di diventare un grande direttore d’albergo. Nel frattempo inizio a lavorare come cameriere e aiuto cuoco in un piccolo ristorante a conduzione familiare del mio amico e “fratello grande” Eugenio Iacono, dove imparo a spadellare e a cucinare i primi conigli, oltre che ad apprezzare i prodotti della terra; un’esperienza bellissima che mi ha aiutato a capire cosa c’era dentro di me.
A seguito del diploma e delle esperienze maturate con stages da receptionist in alberghi isolani di lusso, capisco che la mia vocazione è diversa.
Spinto dalla mia natura energica e passionale decido di cambiare vita e di viaggiare: parto per Londra; per caso entro in un ristorante italiano, lo chef è sardo, c’è subito feeling, prendo in mano il coltello e inizio a preparare antipasti e desserts.
Inizia qui il mio vero Amore per la Cucina
Fino a quel momento era stato un gioco aiutando mia madre, grande cuoca, e seguendo le lezioni di nonna Maria “a’ panella”; tra un cannellone, un coniglio e un babà avevo inconsapevolmente cominciato a porre le basi di quella che sarebbe diventata la mia professione.
Con l’entusiasmo di un diciottenne mi affaccio ad una cucina importante della mia Isola a cui devo gran parte delle mie conoscenze : il ristorante Umberto a Mare di Ischia, con i miei maestri Umberto e Marco Regine, dove lavoro per due anni.
Quello è il mio trampolino di lancio, da lì seguono esperienze stagionali al Miramare a Sant’Angelo d’Ischia, fino ad arrivare alla Cucina del Monastero.
Un luogo speciale in cima al Castello Aragonese cui dedico quotidianamente tutta la mia passione ricambiato dalla indescrivibile energia e bellezza di una Storia millenaria.