Nando Salemme
Alata la corsa, sospeso sul filo del rasoio, calvo ma con un gran ciuffo sulla fronte, nudo il corpo, e se lo hai afferrato, non mollarlo, neppure Giove Padre saprebbe riacciuffarlo: ecco il simbolo delle occasioni fugaci. Proprio perché il pigro indugio non impedisse l’esecuzione dei nostri progetti, gli antichi idearono questa immagine del Tempo.
Nando lo sa bene, ed ecco perché quando l’idea di rivoluzionare l’approccio al vino gli si mostrò davanti per un solo istante, egli, con tutte le sue forze, fermò quell’illuminazione per un tempo sufficiente a scrivere una pagina di storia del vino: la nuova vita del seau à glace.
E’ il 7 aprile del 2016, e l’armonioso canto dei pionieri della primavera sovrasta il naturale silenzio di uno dei luoghi più dicotomici del pianeta terra, il cratere dell’Averno, corona degli inferi ed ultima propaggine del paradiso.
In alto un sole franco bacia le ombre sino a ricoprirle del tutto, in basso l’aria calda quasi si riesce ad assaggiare, assumendo peso e sostanza, quasi a voler sbirciare ciò che di lì a poco accadrà.
Un gruppo di persone giunte da ogni dove si stringe intorno a un solo uomo, in grado di arpionare consensi come pochi in giro. E’ giunta l’ora, è arrivato il momento di presentare al mondo Fresh.
Superbo oste, sommelier, viaggiatore e da oggi anche inventore. Ecco chi è Nando Salemme, patron dell’Abraxas Osteria, istituzione gastronomica dei Campi Flegrei.